​L’Ara Pacis, si sa, è un posto niente male. Sarà per questo, sarà perché la fama di “Cortina InConTra” è arrivata alle orecchie dei cives romani, sarà anche perché sul palco ci sono ospiti davvero di primissimo piano, fatto sta che l’Auditorium è stra-colmo, tanto che non sono pochi quelli costretti a seguire il dibattito dall’esterno. Paolo Scaroni, il super capo di Eni si dimostra ottimista, dice che presto torneremo ai livelli pre-crisi. Sostiene la riforma Gelmini e invita i giovani (con una “g” sola, per carità) a fare esperienze all’estero. Poi c’è Guarguaglini, gran visir dell’aerospazio: sostiene che all’Italia servano tempi certi e business plan, niente più chiacchiere in eccesso. Nicolais invece dice che l’università produce i famosi cervelli in fuga, quindi tanto male non dev’essere. Caprara ha la netta sensazione che non si investa più in start up e in progetti ambiziosi, che permettano il rilancio, visto che sono pochissime le grandi multinazionali capaci di combattere sullo scacchiere mondiale: le altre sono, come diranno all’unisono Cisnetto e Scaroni, “multinazionali tascabili”. Infine Napolitano, figlio di quel Luigi Gerardo che a partire dagli anni 50 segnò la strada per molti giovani che decisero di andare oltre oceano per perfezionare i propri studi: “è fondamentale investire in ricerca, nei giovani”.
Oltre all’evento, c’è la gran quantità di vip accorsi, che si ritrovano sul tetto dell’Ara Pacis dopo il dibattito. Una gran bella serata, la prima, ci auguriamo, di una lunga serie. D’altronde “Aspettando Roma InConTra” farà da gustoso antipasto alla kermesse vera e propria, “Roma InConTra”, che partirà nelle prossime settimane.