Evento del:
04/07/2012 18:30
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Auditorium dell’Ara Pacis - Via di Ripetta, 190
Data articolo:
04/07/2012
“Si può vivere per sempre?” Non lo sappiamo, ma la ricerca è indirizzata in quella direzione. E quali sono i limiti della scienza? Il premio Nobel per la medicina, Luc Montagnier lo ha affermato con precisione nel primo appuntamento del mese di luglio di "Roma InConTra", la kermesse ideata e condotta da Enrico Cisnetto. Per Luc Montagnier, che nel 1982 ha isolato e scoperto il virus dell’Hiv, i limiti sono solo quelli della consapevolezza che la scienza deve avere quando interagisce con la fisiologia umana. Deve cioè essere consapevole che ne sta modificando, o ne ha il potere, la struttura. Non può comunque esistere alcun limite assoluto e preordinato per la scienza. Fra l’altro l’appuntamento si è svolto il giorno stesso dell'annuncio ufficiale della scoperta del Bosone di Higgs, conosciuta anche come “la particella di Dio” da parte dei ricercatori del Cern di Ginevra. Proprio Montagnier, al riguardo, dopo un paragone fra fisici, biologi e chimici, ha sottolineato un colpevole ritardo della biologia rispetto alle altre scienze. Il Nobel 2008 per la medicina, considerato "eretico" da molta letteratura scientifica internazionale, ha svelato anche alcuni piccoli segreti utili per vivere più a lungo, dopo aver illustrato, senza tecnicismi esasperati, cosa siano lo stress ossidante e i radicali liberi, e quali danni e quali vantaggi possano portare al nostro organismo. Montagnier ha anche fatto il punto sulla situazione attuale nella ricerca di una cura definitiva contro l’Hiv e quali dovrebbero essere, secondo lui, le mosse future per sconfiggere definitivamente il virus. Alla conduzione di Enrico Cisnetto si sono affiancate le puntuali e argomentate domande di Roberto Giacobbo, conduttore di Voyager, che ha incalzato il nobel francese su più argomenti, lasciandosi andare anche ad una tagliente considerazione personale sul rapporto fra la scienza accademica e ufficiale, e le nuove forme di ricerca e di cura che si stanno diffondendo, anche grazie all’intercultura e alla commistione con le discipline mediche orientali. Un incontro interessante, che ha entusiasmato il pubblico presente in sala, e che ha permesso una panoramica sul rapporto fra la scienza tradizionale e quella “eretica”, fra quella occidentale e quella orientale, fra la cura dell’Hiv e la ricerca dell’immortalità