Evento del:
27/02/2012 18:30
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Auditorium dell'Ara Pacis - Via di Ripetta, 190 Roma
Data articolo:
28/02/2012
Per una volta, concedetecelo, partiamo dalla fine. Da un suono metallico che risuona nell’Auditorium dell’Ara Pacis. È una campanella, che Dominique Lapierre, lo straordinario giornalista che ha deciso di dedicare la propria vita e i proventi dei suoi bestseller per aiutare i meno fortunati, quei 200 milioni di indiani che non hanno accesso all’acqua. La campanella gli è stata donata da quello che lui definisce “un eroe”, un guidatore di rikshaw che per 40 anni l’ha usata come “clacson”. Un eroe perché ha saputo fare migliaia di chilometri, portandosi sulle spalle le persone senza mai lamentarsi. Altro che occidentali.
Sul palco insieme al neo ottantenne (auguri!), il ministro Andrea Riccardi, che racconta con commozione profonda la sua esperienza di fondatore della Comunità di Sant’Egidio. Ci tiene, in particolare, a ricordare come sia fondamentale comprendere le esigenze di ciascuno, perché solo comprendendo la tipicità dei disagi ed evitando di bollare tutte le persone in difficoltà come “diversi” o, peggio ancora, “drogati” si può portare avanti un progetto che permetta di aiutare davvero chi ha bisogno. A moderare, il volto noto del Tg3 Maurizio Mannoni, che non può fare altro che dimostrare al pubblico in sala quanto il carisma – diverso – dei due personaggi possa essere un motore eccezionale. Diverso perché più dirompente quello di Lapierre, mentre più razionale (ma non per questo meno forte) quello di Riccardi. Dopo un’ora e mezza filata, il pubblico che ha letteralmente preso d’assalto l’Auditorium dell’Ara Pacis (tanto da costringere il patron Enrico Cisnetto a sedere sulle scale) non può che sciogliersi in un lungo applauso.